martedì 8 maggio 2012

lunedì 26 marzo 2012

Presentazione: IL RISVEGLIO DEL FUOCO (Chieti, Giovedì 29 Marzo, ore 18,00)

Presso il Salotto Culturale Semprevivo
(Corso Marrucino n. 33 - CHIETI)

Giovedì 29 Marzo, ore 18,00


Presentazione del libro

IL RISVEGLIO DEL FUOCO
di Chiara Cilli
(Edizioni Tabula fati)

a cura di Arturo Bernava e Marco Solfanelli






Chiara Cilli
IL RISVEGLIO DEL FUOCO
Copertina di Vincenzo Bosica
Edizioni Tabula fatio
[ISBN-978-88-7475-246-1]
Pagg. 272 - € 18,00

http://www.edizionitabulafati.it/ilrisvegliodelfuoco.htm

martedì 13 marzo 2012

Vivere in un libro: Intervista a Chiara Cilli

MARTEDÌ 13 MARZO 2012

Protagonista: Chiara Cilli
Buon pomeriggio a tutti! Oggi darò il via, con questa prima intervista, ai post dedicati alle scrittrici e agli scrittori che mi hanno entusiasmato e che hanno accettato di rispondere a qualche domanda per la nostra curiosità di lettori, sempre alla ricerca di spunti e informazioni!

L'intervista di oggi vede protagonista Chiara Cilli la scrittrice della quadrilogia "La Regina degli Inferi" di cui "Il Risveglio del Fuoco" è il primo romanzo letto e recensito da me QUI.



Benvenuta Chiara a Vivere in un Libro! Questa è la mia prima intervista e sono un po' emozionata!^__^ Allora cominciamo magari presentandoti ai lettori..

Ciao a tutti! Mi chiamo Chiara Cilli, ho 21 anni e vivo a Pescara. Sono un’estetista specializzata, ma attualmente sono scrittrice a tempo pieno. Sono appassionata di grafica, amo ascoltare musica – soprattutto gli Evanescence – e leggere urban fantasy e paranormal romance per adulti.

Come mai hai iniziato a scrivere?
Ho cominciato scrivendo dei remake della quadrilogia di Alien, per poi continuare con le fan fiction riguardanti gli anime giapponesi. Ma improvvisamente ho deciso di fare sul serio, ed ecco che ho incominciato a narrare la storia della Regina degli Inferi.

Qual è il tuo libro preferito?
Be’, non è proprio un libro, piuttosto una serie! Keri Arthur è la mia scrittrice preferita, il mio idolo, quindi i libri della sua serie del guardiano Riley Jenson sono assolutamente e indiscutibilmente oro per me.

Ok è un'altra serie che devo leggere! ^__^
Hai un luogo in cui ti senti più ispirata quando devi scrivere?
No, scrivo sempre a casa, sul divano, sul tavolo, sul letto… Dipende!


Come è nata l'idea di Morwen, Hurrichein e questo mondo pazzesco?
Morwen è nata dal mio desiderio di portare in primo piano un personaggio diverso dal solito, un’eroina tenebrosa, crudele e tremendamente affascinante, di ribaltare gli schemi e rendere omaggio a tutte le sfumature del lato oscuro che adoro. L’idea di Hurrichein deriva dal fatto che ho praticato equitazione per dieci anni, e quando ho dovuto scegliere un animale maestoso che fosse degno di affiancare l’Erede al trono degli Inferi, non ho avuto alcun dubbio.


Come è stato creare Morwen stupenda e spietata allo stesso tempo?
Oh, è stato fantastico! Il modo in cui si muove, il modo in cui parla… è straordinaria. Ogni suo gesto, ogni suo sguardo omicida… tutto ha un significato. Lei è perfetta; è fatta per uccidere e per stregare chiunque osi rimirarla. Trasuda un potere inimmaginabile, è… infernale!

Devo dire che l'ho adorata! E' magnifica! *__*


Qual è il personaggio del tuo romanzo che non ti piace particolarmente e perché?
Direi Ashiwar, per via della sua poca considerazione di Galadir e per il fatto che lo ritenga un irresponsabile indegno di essere il Principe di Thera.

Invece chi adori e perché?
Chi adoro? Be’, i personaggi che adoro sono ben quattro! Il primo è Morwen, ovviamente: venero tutto di lei, da come si muove sinuosamente a come stronca vite senza l’ombra di un’emozione. Il secondo è Galadir: amo ogni cosa di lui, la sua testardaggine, la sua arroganza, il fascino inesorabile che acquista quando sorride. Il terzo è il misterioso Andrer: non posso dire nulla, se non che tutto ciò che accadrà sarà per colpa sua. E l’ultimo è la folle, sadica e stuzzicante Deshre: è veramente pazza e molto più crudele di Morwen, forse – bisognerebbe chiedere a Galadir cosa pensa di lei!

Ammetto che Deshre mi spaventa molto..non so proprio cosa possa accadere nel secondo capitolo della quadrilogia! Ah proposito, come mai hai scelto di scrivere una quadrilogia?
Inizialmente erano tre volumi, poi abbiamo deciso di dividere il primo libro in due perchè era troppo lungo. Occorreranno molti scontri, molto sangue e molta passione, prima che la storia si concluda!
Wow sono già in fibrillazione! *__*

Invece c'è qualcosa che cambieresti nel tuo romanzo?
Ora come ora? Forse lo renderei un fantasy per adulti, ma l'editore non me lo permetterà mai! Per il resto, assolutamente nulla.

Qualche anticipazione del sequel (senza spoiler) per i più curiosi, come me? >__<
Posso dirvi che sarà davvero molto dura per il Principe Galadir resistere alla sadica attrazione che dardeggia tra lui e Deshre: ora tocca a lui diventare protagonista e dare prova di quanto sia straordinariamente unico, tra sangue e intensi momenti drammatici.
Bé Galadir è senza dubbio un ragazzo davvero intrigante, molto semplice e forse è proprio per questo che attira di più!

Un ultima domanda, cosa consiglieresti a chi vuole iniziare a scrivere?
Consiglierei di comprate un bel quaderno e scrivere i punti essenziali del romanzo per avere un quadro ben preciso di come dovrà evolversi la storia: io stilo per prima cosa l’elenco dei personaggi, la trama e la timeline per sapere con esattezza cosa deve accadere e quando deve accadere. È davvero utile per non intrecciarsi e non bloccarsi! Detto questo, consiglio di non arrendersi mai!

Grazie mille Chiara per il tuo tempo e i tuoi preziosi consigli! Non vedo l'ora che esca il seguito della Regina degli Inferi, e magari una nuova intervista per approfondire altri aspetti della saga! Un abbraccio e Buona Fortuna per le tue creazioni! ^__^

Spero vi sia piaciuta! Vi consiglio di leggere questo libro, una storia fantasy che porta un po' di freschezza alle solite trame già sentite! Per quanto mi riguarda aspetto l'uscita del seguito (prevista per quest'autunno!)! Sono curiosa di vedere come la storia proseguirà e come sarà la nuova cover! *__*

Buona lettura!

http://vivereinunlibro.blogspot.com/2012/03/protagonista-chiara-cilli.html

giovedì 8 marzo 2012

RECENSIONE di Arturo Bernava

Risultare originali, nella sterminata pletora di mondi "fantasy" partoriti dalla editoria di oggi e di ieri, è un'impresa niente affatto semplice. L'eterna lotta del bene contro il male (che alla fine irrimediabilmente soccombe) è stata ormai raccontata in ogni sua sfumatura, con ogni fantasiosa tecnica narrativa.
È, quindi, con particolare piacere che ci si lascia sorprendere dall'esordio letterario di una giovane scrittrice, Chiara Cilli, che con capacità e destrezza è riuscita a dar vita a un mondo, a una storia, affascinante e di piacevole impatto.
Con la semplicità di uno stile lineare e abilmente descrittivo, l'autrice riesce ad attrarre il lettore, in un crescendo di emozioni che non si attenuano con il trascorrere delle pagine.
In una parola, la Cilli riesce ad Affascinare.
La definizione di questo verbo — contenuta nel "Devoto-Oli" — richiama la capacità di attrarre irresistibilmente, di ammaliare, conquistare, incantare, sedurre.
Un significato che ben conosce la giovane autrice, se è vero come è vero che riesce a donare ai propri personaggi una innata capacità di affascinare. 
In particolare la protagonista, Morwen la principessa degli inferi, appare agli occhi del lettore in tutta la sua sfrontata irriverenza. È forte, è bella, è irresistibile. In una parola — lo si è detto —  è affascinante.
Ma non è il fascino l’unica attrazione di Morwen. In essa il “male” (inteso come cattiveria fine a sé stessa) assume una dimensione sinora sconosciuta, quasi redimibile e contraddittoria. Ma non sono le contraddizioni quelle che affascinano di più?
Il male assoluto non può essere redento per definizione, ma su questo l’autrice non sembra avere le idee del tutto chiare. O forse è solo un ulteriore — il peggiore! — inganno, creato ad arte da una narratrice sapiente.
Ecco quindi che gli scenari cambiamo, diventano al tempo stesso più netti e più sfuocati. Nulla è come sembra e la fusione di forze opposte crea una tensione che diventa e resta palpabile sino all’ultima pagina.
La forza di Chiara Cilli sta nel discostarsi dal fantasy tradizionale. In quest’ultimo, infatti, l’amore fa solo da contorno, quasi infastidisce, l’attenzione è riposta tutta in battaglie epiche e su eserciti impegnati in scontri violenti e fascinosi. Ma soprattutto è l’eterna lotta tra bene e male il filo conduttore di queste saghe, con il bene che alla fine trionfa sempre.
Con la Cilli tutto questo viene ribaltato. Non tanto (o non solo) per il diverso rapporto di forza tra bene e male (concetto che da solo meriterebbe notevoli approfondimenti), quanto per lo spazio che l’autrice dedica all’amore e alla storia tra i protagonisti. Ma ad affascinare (ancora questo verbo!) è l’intensità del fio narrante, il crescendo graduale che improvvisamente esplode in tutta la sua potenza. Una storia che appassiona per la sua freschezza, per il costrutto narrativo che la giovanissima autrice riesce a realizzare.
Il primo libro di una saga che terrà il lettore con il fiato sospeso, alla ricerca di una verità che è figlia del tempo.
Brava Chiara!

Arturo Bernava

lunedì 5 marzo 2012

Recensione su UNIVERSI INCANTATI di Valentina Bellettini



Recensione "La Regina degli Inferi vol.1 - Il Risveglio del Fuoco" di Chiara Cilli (Tabula Fati)




Tanta fantasia sulle ali del Cavallo Nero

"Il Risveglio del Fuoco" è il primo libro della saga "La Regina degli Inferi" dell'esordiente Chiara Cilli, che come preannunciato nel precedente post è una piacevole sorpresa nel panorama fantasy italiano.

Il libro è ambientato nel mondo di Penthànweald, formato appunto da cinque terre ognuna sotto l'influenza di una Dea diversa (più due divinità maschili che per ora non compaiono), oltre a una che ancora non ha deciso se accettare o meno il suo ruolo: Morwen. Lei è la Fanciulladelle Fiamme scelta dal Regno degli Inferi come Regina-Dea, pertanto è un essere di straordinaria bellezza (corpo statuario, capelli corvini e occhi splendenti come diamanti rosa), capace però di compiere atti sanguinari perché di natura irascibile e cannibale, quasi come un demone. Morwen è perseguitata dalle altre divinità che vogliono impedirle di compiere la sua scelta perché avrebbe conseguenze devastanti su tutta Penthànweald, perciò si nasconde nella Terra degli Uomini, precisamente nel Regno di Thera sotto la protezione di Re Ashiwar, tuttavia, per una serie di coincidenze, è proprio questo il luogo che segna l'inizio del cammino che la porterà alla decisione definitiva. Solitaria e noncurante degli esseri umani alle prese con l'improvvisa avversione della Dea Lash, Morwen decide infatti di aiutarli, complice una scommessa persa con il giovane Principe Galadir, figlio di Re Ashiwar; la missione prevede il recupero dei cinque cristalli di Lash sparsi per le varie terre di Penthànweald, tali cristalli sono infatti l'unico mezzo per sopraffare la Dea Lash. Ad accompagnare Morwen, il fedele Cavallo Alato Nero, nonché Signore degli Inferi, Hurrichein, poi c'è il Principe Galadir che di Morwen non conosce il passato né la vera natura, ma essendo terribilmente attratto dalla ragazza, insiste per partecipare all'impresa...

Già dalla trama emergono intrecci e intrighi: si tratta infatti di una storia complessa, di alleanze segrete, destini avversi, e passati tenuti all'oscuro, cui va ad aggiungersi il conflitto interiore della protagonista, continuamente in lotta tra il negare e disgustare la propria natura e l'abbandonarsi ad essa; tra ragione e istinto.  Morwen è un personaggio dai forti contrasti, potremmo dire "eroina malvagia" se non fosse che anche queste due definizioni contraddittorie si contraddicono a loro volta quando vediamo Morwen ragionare come una persona comune, da essere umano più che belva, talvolta addirittura fragile, e non è nemmeno sempre così cattiva, poiché capace di provare anche compassione. Essendo una creatura degli Inferi dovrebbe muoversi seguendo il sentimento d'odio, tuttavia certe sue azioni dimostrano che non è immune a quell'emozione "disgustosa" (come direbbe lei) che è l'amore. Il Principe Galadir è un po' l'occasione di Morwen per cambiare; un'alternativa a quel destino. 
Galadir è simile a Morwen in diversi aspetti, ad esempio sono entrambi testardi, e anche lui sembra tronfio di sé ma appena cambia il punto di vista scopriamo che cela timori e debolezze; soprattutto i due sono accomunati dal fatto che qualcun'altro ha scelto per loro il loro destino, ma non mi sbilancio per non cadere in questo succulento spoiler. Galadir, comunque, si differenzia per via della sua determinazione: agisce d'impulso, spesso senza pensare alle persone che lo circondano (diversamente da Morwen lui ha una famiglia, tra cui la sorellina Kamria, un altro personaggio importante) e sembra avere gli obiettivi chiari, tanto che non c'è niente che lo sconvolga; nemmeno certe rivelazioni lo portano a tentennare.
Oltre a quello di Morwen e Galadir, un altro legame che mi ha colpito è stato quello di Morwen con il Cavallo Alato Hurrichein: mi è piaciuta la sincronizzazione fisica ed empatica, poi l'atteggiamento di lui severo e austero alternato a tenerezza e protezione, il tutto a dimostrare quanto tenga alla ragazza (sembra agire pensando sempre al suo bene). Anche Hurrichein è un personaggio ben caratterizzato; la sua personalità evince nei particolari dei suoi movimenti.

Gli scenari delle varie terre di Penthànweald sono descritti quanto basta per immaginarli in tutta la loro spettacolare bellezza, specie il luogo d'incrocio tra le Terre dove ogni cascata diversa è l'accesso a una terra nuova; tanto di cappello alla fantasia dell'autrice! Su tutte mi ha colpito l'originalità del Deserto Vivo. 
Non si può dire la stessa cosa, però, del prologo: il testo è pesante, le descrizioni sono eccessive (per ogni oggetto c'è un aggettivo, ma proprio per qualsiasi oggetto!), inoltre difficilmente si comprende chi è il soggetto dell'azione, complice il fatto che anche gli oggetti sembrano animarsi quasi avessero volontà propria. Confesso che questa parte del testo mi aveva demoralizzato: siamo all'inizio del libro, la parte che dovrebbe invogliare il lettore, invece ho dovuto leggere quelle pagine per tre volte prima di riuscire a capirne il senso! Fortunatamente, dopo quelle quattro pagine il registro cambia totalmente, con una scrittura fluida che, lasciatemelo enfatizzare, scorre che è un piacere.

"Il Risveglio del Fuoco" è un ottimo inizio per una saga che promette bene, specie con quel finale in sospeso che, da una parte, avrei lanciato il libro fuori dalla finestra (se penso a quanto dovrò aspettare...!), ma intanto che facevo questi pensieri me lo tenevo ben stretto tra le braccia. Spero vivamente che l'autrice ci regali il seguito al più presto; è dura resistere quando sul finire si mischiano le carte in tavola, s'introducono figure interessanti come quelle dei "Protetti", e si stravolge la protagonista... complimenti all'autrice!

http://valentinabellettini.blogspot.com/2012/03/recensione-la-regina-degli-inferi-vol1.html

lunedì 13 febbraio 2012

Recensione "Il risveglio del fuoco" di Chiara Cilli (Edizioni Tabula fati)



Cari lettori,

buon pomeriggio, vi pubblico la recensione scritta dalla mia collaboratrice Francesca che, in questi giorni, ha avuto modo di leggere - per il blog - il romanzo d'esordio di Chiara Cilli: Il risveglio del fuoco, edito da Edizioni Tabula fati e disponibile dal 1 gennaio 2012. Il romanzo della Cilli appartiene al genere fantasy e ha come protagoniste Cinque Dee - molto potenti - che, insieme al Dio Mas e al Dio Dahan esercitano il loro dominio sulle cinque Terre che compongono Penthànweald.






Sinossi: Cinque Dèe, belle in modo assurdo e spaventosamente potenti, insieme al Dio Mas e al Dio Dahan esercitano il loro dominio sulle cinque Terre che compongono Penthànweald, ma la loro litigiosità è tale da rendere impossibile la condivisione di tempi e intenti. È così che gli Inferi danno vita a una creatura fantastica, la Fanciulla delle Fiamme, che solo nel momento in cui avrà piena consapevolezza della propria forza, potrà decidere di diventare la sovrana assoluta. Fino ad allora sarà per tutti l’Erede, avversata ed egualmente temuta, ricercata con ogni mezzo per poter essere eliminata prima di compiere la sua scelta…Morwen compare a Thera su richiesta di Re Ashiwar. La Dea Lash sta scatenando il putiferio nella Terra degli Uomini e c’è bisogno che la giovane cominci a saldare il suo debito di gratitudine nei confronti del sovrano che l’ha accolta a dispetto della sua pericolosità. Ma lo scambio di favori non è esattamente quello che l’anziano Re si aspettava…


Recensione: A primo impatto, sono rimasta colpita dalla fantasia di Chiara Cilli.
La storia è ambientata a 
Penthànweald, terra dove vivono sia gli umani che gli Dèi. Come però spesso accade, tra quest' ultimi si verificano dei conflitti per la lotta al potere. Conflitti, questi, che daranno vita a una nuova Dèa, destinata a dominare su tutti: la regina degli inferi. Gli Dèi, però, non possono permettere che ciò accada. Per questo motivo, creano i cosiddetti "protetti", ossia coloro che avranno l'arduo compito di sconfiggere la regina prima che diventi - a tutti gli effetti - una Dèa. Morwen - protagonista del libro e regina degli inferi - non ha ancora preso nessuna decisione, per il momento è solo 'l'Erede', che si nasconde da ben cinque anni affinché non possa essere trovata dai protetti. A causa di una missione per conto del Re Ashiwar, però, sarà costretta a uscire allo scoperto. Durante questa missione conosce il Principe Galadir, che la accompagnerà alla ricerca dei cinque cristalli che occorrono per salvare Penthànweald dalle grinfie della Dèa Lash. 
Sin dai primi capitoli - che compongono il romanzo -, assistiamo al nascere di un'attrazione fra Morwen e il Principe Galadir. Trovo che questa sia una pecca poiché penso che l'autrice avrebbe potuto creare la giusta "attesa" ed evoluzione della storia stessa. Infatti, gli eventi sono presentati in maniera molto diretta e ciò, probabilmente, limita - un po' - quel giusto interesse che un lettore dovrebbe avere nel momento in cui si appresta a leggere la storia. L'autrice avrebbe fatto meglio a lasciare quei sentimenti alle ultime pagine o, comunque, da metà libro in poi. In questo modo la narrazione avrebbe avuto un percorso evolutivo maggiore. D'altronde questo è il primo capitolo di una saga. Penso, dunque, che sarebbe stato meglio lasciare l'amore alla fine o, addirittura, ai prossimi libri. Invece, tali sentimenti risultano essere la sola sostanza del libro ed è un peccato poiché l'autrice ha creato un mondo molto originale che, sicuramente, merita di essere analizzato nei suoi dettagli. Con ciò non voglio sminuire il valore del libro. Dico solo che, per i miei gusti, apprezzo quando un libro riesce a tenere il proprio lettore col fiato sospeso sino alla fine, sino a quando l'amore potrà - eventualmente - trionfare.
A parte questo, spero che l'autrice possa scrivere un seguito ancora più avvincente rispetto al libro d'esordio. 


Titolo: Il risveglio del fuoco
Autore: Chiara Cilli
Editore: Edizioni Tabula fati
Data di pubblicazione: 1 gennaio 2012
Prezzo: 18,00 Euro
Pagine: 272 pp.
ISBN: 978-8874752461

Chiara Cilli: giovanissima, appena ventenne, Chiara Cilli vive a Pescara dove è nata nel 1991. Appassionata di grafica, ha sempre coltivato la passione per la scrittura d’argomento fantastico. La sua già fervida immaginazione si è negli anni arricchita attraverso letture di genere, in particolare Keri Arthur e J.R. Ward, fino a condurla nell’ammaliante Regno di Penthànweald, luogo in cui si svolgono i quattro episodi della Saga della Regina degli Inferi. Il suo talento ha dato vita al personaggio di Morwen, dea affascinante oltre ogni mortale aspettativa, e l’ha resa indimenticabile, corredandola di tutte le qualità che appartengono alle ragazze della sua generazione, facendo così del suo primo romanzo anche uno spaccato di vizi e virtù degli adolescenti moderni.

Pubblicato da 


"Il risveglio del fuoco" su Cogito et Volo


E' una donna, ha tra i venti e trenta anni, ama elfi e creature magiche, in qualche caso ha la grande passione per la grafica. E' l'identikit dell'autore fantasy degli ultimi anni. Un genere che recentemente ha cominciato a declinarsi in sottogeneri come l'urban-fantasy, il cyberpunk fantasy, il paranormal romance (angeli, demoni, vampiri e quant'altro...). Chissà perchè i mondi-altri stimolano tanto la fantasia delle donne, da Licia Troisi a Cecilia Randall, ormai affermate, fino alle emergenti Chiara Strazzulla (Gli eroi del crepuscolo, Einaudi), Alessia Fiorentino (saga di Sitael, giunta già al secondo volume per Rizzoli), Elisa Rosso (Il libro del destino, Piemme) e tante altre. Effetto Rowling? E nel frattempo Christopher Paolini, che ha da poco concluso con Inheritance la sua saga su Algaesia, ha deciso di veleggiare verso altri generi (a quanto pare la fantascienza, come ha affermato in una intervista pubblicata sull'inserto La lettura del Corriere della sera del 13.11.0211).

In libreria la ventenne Chiara Cilli sta sullo stesso (affollato) scaffale delle 'principesse' del fantasy sopra citate. Anche lei ha una copertina di colori accesi su fondo nero, anche lei ha inventato avventure e mondi fatti di Dei, Principi, Magie e Terre.

Il suo Il risveglio del fuoco, primo volume di una saga che è già bell'e pronta da un paio di anni (La regina degli Inferi) in attesa di essere pubblicata, ha per protagonista una Dea bellissima, di nome Morwen, che non vuole accettare la sua identità di Erede del Regno degli Inferi. Di questo suo disagio approfittano gli altri Dei del mondo magico di Penthanwaeld, interessati ad avere il controllo della Terra degli Uomini. Morwen è attraente e al tempo stesso terribilmente violenta e fredda, ma non abbastanza da intimorire il giovane principe che di lei si innamora perdutamente e che ella trascina nella ricerca avventurosa di alcuni Cristalli magici.

Sfogliando il volume non si può fare a meno di notare il tono sognante della narrazione, tutta incentrata sulla bellezza della protagonista e sul suo amore per il bel principe Galadir: un amore sempre più intenso che a volte però sembra lasciare un po' al margine gli scontri, le battaglie e le intenzioni malvagie a cui tanto fantasy del filone più 'tolkieniano' ci hanno abituato. Questo 'romanticismo' un po' meyeriano piacerà certamente alle lettrici, un po' meno forse ai lettori.

Interessante in ogni caso l'impianto del romanzo, il mondo articolato in cui è ambientato (il libro è corredato di cartina e indice dei nomi), i personaggi fantastici (cavalli alati, dèi, re e regine). Quello che manca, in qualche caso è una caratterizzazione più puntuale dei personaggi e dei luoghi che aiuti a immaginare volti, caratteristiche e situazioni.

ma lasciamo che sia l'autrice a dare qualche chiave di lettura della sua opera. Le abbiamo rivolto a lcune domande:

Il fantasy è un genere che spopola tra gli adolescenti. Cosa è: fuga dalla realtà? Voglia di eroi che non troviamo nel mondo reale?

Esattamente. È un modo per trascinarmi lontano dalla quotidianità e dar vita ai personaggi e alle vicende che brulicano nella mia mente.

Hai scritto una intera saga fantasy prima di avere compiuto 20 anni. Come nasce la tua vocazione di scrittrice?

È nata inizialmente come un passatempo: mi divertivo a scrivere remake cinematografici della quadrilogia di Alien e le fan fiction riguardanti gli anime giapponesi, poi ho deciso di fare sul serio e da quel momento non ho smesso di scrivere neanche per un secondo.

Cinque dee formose fanno pensare alle Winx, Morwen che parla col pensiero al suo Cavallo Alato ricorda molto Eragon con Saphira, la Dea che non può innamorarsi dell’umano perché teme di fargli del male è molto ‘Edward Cullen e Bella di Twilight’. Quanto c’è di altri fantasy nel tuo romanzo?

Sinceramente non avevo mai fatto caso a queste similitudini! Non ho mai visto le Winx, il Cavallo Alato Nero non risponde a Morwen – come invece Saphira fa con Eragon – e non ho mai pensato che Edward e Morwen avessero qualcosa in comune, visto che il rapporto che lei ha con Galadir è un po’ più carnale di quello tra il famosissimo vampiro e Bella.

In certi passaggi di Il risveglio del fuoco si ha l’impressione che la storia d’amore prevalga sulla vicenda delle Terre degli Uomini. Quali sono le chiavi di lettura autentiche della storia che la tua fervida fantasia ha partorito?

Sono partita dal personaggio di Morwen, dalla sua assurda bellezza, dalla sua crudeltà, dalla sua forza micidiale, dalla sua capacità di stroncare vite e di seminare fascino e terrore con il solo sguardo. Poi è arrivato il Principe Galadir e da lì ho deciso di dare molto più spazio al loro legame, tenendo sempre teso il sottile filo che è il passato di lei e che rimarrà oscuro fino all’ultimo capitolo della saga.

Morwen, la protagonista della saga, è bellissima ma violenta, fisicamente forte ma con alcune debolezze. Conta di più la bellezza esteriore o i valori in cui si crede?

Devo rispondere in merito alla realtà d’oggi, o al mondo che vive nelle pagine da me scritte? (Rido) Ovviamente, nel primo caso, direi senz’altro che contano più i valori in cui si crede, ma nella saga de La Regina degli Inferi la bellezza esteriore regna sovrana. Tuttavia, ci sono personaggi, come i Protetti, che credono ciecamente nella volontà dei loro Dèi e sono fermamente decisi a portare a termine il loro compito. Anche il Principe Galadir è fortemente convinto dell’amore che lo lega alla sua Morwen – sentimento che si intensificherà nei prossimi volumi. Quindi, posso dire che se la bellezza esteriore è una caratteristica fondamentale dei miei personaggi, anche i valori in cui credono lo sono.

Scritto da Ambrogio Catania


http://www.cogitoetvolo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1805:il-risveglio-del-fuoco&catid=106:scrittori-emergenti&Itemid=202

domenica 12 febbraio 2012

Recensione su Vivere in un libro

Recensione : Il Risveglio del Fuoco

Ho concluso d'un fiato questo splendido fantasy! Attirata dalla cover e dalla trama, l'autrice e la casa editrice hanno voluto concedermi l'opportunità di leggere questo primo capitolo di quattrolibri. Li ringrazio ancora per avermi fatto scoprire questa perla del fantasy!^__^

Titolo : Il Risveglio del Fuoco - La Regina degli Inferi 
Autore : Chiara Cilli
Casa Editrice : Tabula Fati
Prezzo : 18,00
Pubblicazione : 1 gennaio 2012

Cinque Dee, belle in modo assurdo e spaventosamente potenti, insieme al Dio Mas e al Dio Dahan esercitano il loro dominio sulle cinque Terre che compongono Penthànweald, ma la loro litigiosità è tale da rendere impossibile la condivisione di tempi e intenti.È così che gli Inferi danno vita a una creatura fantastica, la Fanciulla delle Fiamme, che solo nel momento in cui avrà piena consapevolezza della propria forza, potrà decidere di diventare la sovrana assoluta.Fino ad allora sarà per tutti l’Erede, avversata ed egualmente temuta, ricercata con ogni mezzo per poter essere eliminata prima di compiere la sua scelta…Morwen compare a Thera su richiesta di Re Ashiwar.La Dea Lash sta scatenando il putiferio nella Terra degli Uomini e c’è bisogno che la giovane cominci a saldare il suo debito di gratitudine nei confronti del sovrano che l’ha accolta a dispetto della sua pericolosità.Ma lo scambio di favori non è esattamente quello che l’anziano Re si aspettava… 
RECENSIONE

Comincio facendo i complimenti all'autrice per aver partorito una storia così avvincente. Finalmente un fantasy che non ha i soliti tratti twilightiani. Niente di young ma tanto di adult e non nel senso hot del termine. Abbiamo Morwen una creatura fantastica. Forte, bellissima esadica. Lei è l'Erede, colei che se accettasse, diventerebbe la più potente dea dell'interoPenthànweald, la Regina degli Inferi. Ma per ora sfugge al suo destino e anche a qualcos'altro che si scopre man a mano che si legge il libro. Le pagine scorrono fluide, la lettura non si intoppa perchè succedono un sacco di cose per cui è impossibile annoiarsi. Lei è magnifica e imponente, seguita sempre dal fedele amico Hurrichein, l'unico  cavallo alato nero. Insomma praticamente subito incotra Galadir e li scatta la scintilla. Peccato che lui non abbia la minima idea di cosa lei sia. Intraprendono un viaggio per le cinque terre di Penthànweald alla ricerca dei cristalli di Lash, una dea molto potente che sembra aver deciso di conquistare la Terra degli Uomini, di cui Galadir è il principe. Non voglio entrare nei dettagli della trama, sappiate che mi ha lasciato col fiato sospeso e con la voglia di saperne di più. Essendo il primo di quattro ne vedremo delle belle e soprattutto se l'autrice si manterrà su questi toni! Finalmente! Niente più bambine piagnucolose! Benvenuta Signora delle fiamme!^__^

Autrice

Chiara Cilli giovanissima, appena ventenne, vive a Pescara dove è nata nel 1991. Appassionata di grafica, ha sempre coltivato la passione per la scrittura d’argomento fantastico. La sua già fervida immaginazione si è negli anni arricchita attraverso letture di genere, in particolare Keri Arthur e J.R. Ward, fino a condurla nell’ammaliante Regno di Penthànweald, luogo in cui si svolgono i quattro episodi della Saga della Regina degli Inferi. Il suo talento ha dato vita al personaggio di Morwen, dea affascinante oltre ogni mortale aspettativa, e l’ha resa indimenticabile, corredandola di tutte le qualità che appartengono alle ragazze della sua generazione, facendo così del suo primo romanzo anche uno spaccato di vizi e virtù degli adolescenti moderni. QUI trovate il blog ufficiale!

Buona lettura!