martedì 8 maggio 2012

lunedì 26 marzo 2012

Presentazione: IL RISVEGLIO DEL FUOCO (Chieti, Giovedì 29 Marzo, ore 18,00)

Presso il Salotto Culturale Semprevivo
(Corso Marrucino n. 33 - CHIETI)

Giovedì 29 Marzo, ore 18,00


Presentazione del libro

IL RISVEGLIO DEL FUOCO
di Chiara Cilli
(Edizioni Tabula fati)

a cura di Arturo Bernava e Marco Solfanelli






Chiara Cilli
IL RISVEGLIO DEL FUOCO
Copertina di Vincenzo Bosica
Edizioni Tabula fatio
[ISBN-978-88-7475-246-1]
Pagg. 272 - € 18,00

http://www.edizionitabulafati.it/ilrisvegliodelfuoco.htm

martedì 13 marzo 2012

Vivere in un libro: Intervista a Chiara Cilli

MARTEDÌ 13 MARZO 2012

Protagonista: Chiara Cilli
Buon pomeriggio a tutti! Oggi darò il via, con questa prima intervista, ai post dedicati alle scrittrici e agli scrittori che mi hanno entusiasmato e che hanno accettato di rispondere a qualche domanda per la nostra curiosità di lettori, sempre alla ricerca di spunti e informazioni!

L'intervista di oggi vede protagonista Chiara Cilli la scrittrice della quadrilogia "La Regina degli Inferi" di cui "Il Risveglio del Fuoco" è il primo romanzo letto e recensito da me QUI.



Benvenuta Chiara a Vivere in un Libro! Questa è la mia prima intervista e sono un po' emozionata!^__^ Allora cominciamo magari presentandoti ai lettori..

Ciao a tutti! Mi chiamo Chiara Cilli, ho 21 anni e vivo a Pescara. Sono un’estetista specializzata, ma attualmente sono scrittrice a tempo pieno. Sono appassionata di grafica, amo ascoltare musica – soprattutto gli Evanescence – e leggere urban fantasy e paranormal romance per adulti.

Come mai hai iniziato a scrivere?
Ho cominciato scrivendo dei remake della quadrilogia di Alien, per poi continuare con le fan fiction riguardanti gli anime giapponesi. Ma improvvisamente ho deciso di fare sul serio, ed ecco che ho incominciato a narrare la storia della Regina degli Inferi.

Qual è il tuo libro preferito?
Be’, non è proprio un libro, piuttosto una serie! Keri Arthur è la mia scrittrice preferita, il mio idolo, quindi i libri della sua serie del guardiano Riley Jenson sono assolutamente e indiscutibilmente oro per me.

Ok è un'altra serie che devo leggere! ^__^
Hai un luogo in cui ti senti più ispirata quando devi scrivere?
No, scrivo sempre a casa, sul divano, sul tavolo, sul letto… Dipende!


Come è nata l'idea di Morwen, Hurrichein e questo mondo pazzesco?
Morwen è nata dal mio desiderio di portare in primo piano un personaggio diverso dal solito, un’eroina tenebrosa, crudele e tremendamente affascinante, di ribaltare gli schemi e rendere omaggio a tutte le sfumature del lato oscuro che adoro. L’idea di Hurrichein deriva dal fatto che ho praticato equitazione per dieci anni, e quando ho dovuto scegliere un animale maestoso che fosse degno di affiancare l’Erede al trono degli Inferi, non ho avuto alcun dubbio.


Come è stato creare Morwen stupenda e spietata allo stesso tempo?
Oh, è stato fantastico! Il modo in cui si muove, il modo in cui parla… è straordinaria. Ogni suo gesto, ogni suo sguardo omicida… tutto ha un significato. Lei è perfetta; è fatta per uccidere e per stregare chiunque osi rimirarla. Trasuda un potere inimmaginabile, è… infernale!

Devo dire che l'ho adorata! E' magnifica! *__*


Qual è il personaggio del tuo romanzo che non ti piace particolarmente e perché?
Direi Ashiwar, per via della sua poca considerazione di Galadir e per il fatto che lo ritenga un irresponsabile indegno di essere il Principe di Thera.

Invece chi adori e perché?
Chi adoro? Be’, i personaggi che adoro sono ben quattro! Il primo è Morwen, ovviamente: venero tutto di lei, da come si muove sinuosamente a come stronca vite senza l’ombra di un’emozione. Il secondo è Galadir: amo ogni cosa di lui, la sua testardaggine, la sua arroganza, il fascino inesorabile che acquista quando sorride. Il terzo è il misterioso Andrer: non posso dire nulla, se non che tutto ciò che accadrà sarà per colpa sua. E l’ultimo è la folle, sadica e stuzzicante Deshre: è veramente pazza e molto più crudele di Morwen, forse – bisognerebbe chiedere a Galadir cosa pensa di lei!

Ammetto che Deshre mi spaventa molto..non so proprio cosa possa accadere nel secondo capitolo della quadrilogia! Ah proposito, come mai hai scelto di scrivere una quadrilogia?
Inizialmente erano tre volumi, poi abbiamo deciso di dividere il primo libro in due perchè era troppo lungo. Occorreranno molti scontri, molto sangue e molta passione, prima che la storia si concluda!
Wow sono già in fibrillazione! *__*

Invece c'è qualcosa che cambieresti nel tuo romanzo?
Ora come ora? Forse lo renderei un fantasy per adulti, ma l'editore non me lo permetterà mai! Per il resto, assolutamente nulla.

Qualche anticipazione del sequel (senza spoiler) per i più curiosi, come me? >__<
Posso dirvi che sarà davvero molto dura per il Principe Galadir resistere alla sadica attrazione che dardeggia tra lui e Deshre: ora tocca a lui diventare protagonista e dare prova di quanto sia straordinariamente unico, tra sangue e intensi momenti drammatici.
Bé Galadir è senza dubbio un ragazzo davvero intrigante, molto semplice e forse è proprio per questo che attira di più!

Un ultima domanda, cosa consiglieresti a chi vuole iniziare a scrivere?
Consiglierei di comprate un bel quaderno e scrivere i punti essenziali del romanzo per avere un quadro ben preciso di come dovrà evolversi la storia: io stilo per prima cosa l’elenco dei personaggi, la trama e la timeline per sapere con esattezza cosa deve accadere e quando deve accadere. È davvero utile per non intrecciarsi e non bloccarsi! Detto questo, consiglio di non arrendersi mai!

Grazie mille Chiara per il tuo tempo e i tuoi preziosi consigli! Non vedo l'ora che esca il seguito della Regina degli Inferi, e magari una nuova intervista per approfondire altri aspetti della saga! Un abbraccio e Buona Fortuna per le tue creazioni! ^__^

Spero vi sia piaciuta! Vi consiglio di leggere questo libro, una storia fantasy che porta un po' di freschezza alle solite trame già sentite! Per quanto mi riguarda aspetto l'uscita del seguito (prevista per quest'autunno!)! Sono curiosa di vedere come la storia proseguirà e come sarà la nuova cover! *__*

Buona lettura!

http://vivereinunlibro.blogspot.com/2012/03/protagonista-chiara-cilli.html

giovedì 8 marzo 2012

RECENSIONE di Arturo Bernava

Risultare originali, nella sterminata pletora di mondi "fantasy" partoriti dalla editoria di oggi e di ieri, è un'impresa niente affatto semplice. L'eterna lotta del bene contro il male (che alla fine irrimediabilmente soccombe) è stata ormai raccontata in ogni sua sfumatura, con ogni fantasiosa tecnica narrativa.
È, quindi, con particolare piacere che ci si lascia sorprendere dall'esordio letterario di una giovane scrittrice, Chiara Cilli, che con capacità e destrezza è riuscita a dar vita a un mondo, a una storia, affascinante e di piacevole impatto.
Con la semplicità di uno stile lineare e abilmente descrittivo, l'autrice riesce ad attrarre il lettore, in un crescendo di emozioni che non si attenuano con il trascorrere delle pagine.
In una parola, la Cilli riesce ad Affascinare.
La definizione di questo verbo — contenuta nel "Devoto-Oli" — richiama la capacità di attrarre irresistibilmente, di ammaliare, conquistare, incantare, sedurre.
Un significato che ben conosce la giovane autrice, se è vero come è vero che riesce a donare ai propri personaggi una innata capacità di affascinare. 
In particolare la protagonista, Morwen la principessa degli inferi, appare agli occhi del lettore in tutta la sua sfrontata irriverenza. È forte, è bella, è irresistibile. In una parola — lo si è detto —  è affascinante.
Ma non è il fascino l’unica attrazione di Morwen. In essa il “male” (inteso come cattiveria fine a sé stessa) assume una dimensione sinora sconosciuta, quasi redimibile e contraddittoria. Ma non sono le contraddizioni quelle che affascinano di più?
Il male assoluto non può essere redento per definizione, ma su questo l’autrice non sembra avere le idee del tutto chiare. O forse è solo un ulteriore — il peggiore! — inganno, creato ad arte da una narratrice sapiente.
Ecco quindi che gli scenari cambiamo, diventano al tempo stesso più netti e più sfuocati. Nulla è come sembra e la fusione di forze opposte crea una tensione che diventa e resta palpabile sino all’ultima pagina.
La forza di Chiara Cilli sta nel discostarsi dal fantasy tradizionale. In quest’ultimo, infatti, l’amore fa solo da contorno, quasi infastidisce, l’attenzione è riposta tutta in battaglie epiche e su eserciti impegnati in scontri violenti e fascinosi. Ma soprattutto è l’eterna lotta tra bene e male il filo conduttore di queste saghe, con il bene che alla fine trionfa sempre.
Con la Cilli tutto questo viene ribaltato. Non tanto (o non solo) per il diverso rapporto di forza tra bene e male (concetto che da solo meriterebbe notevoli approfondimenti), quanto per lo spazio che l’autrice dedica all’amore e alla storia tra i protagonisti. Ma ad affascinare (ancora questo verbo!) è l’intensità del fio narrante, il crescendo graduale che improvvisamente esplode in tutta la sua potenza. Una storia che appassiona per la sua freschezza, per il costrutto narrativo che la giovanissima autrice riesce a realizzare.
Il primo libro di una saga che terrà il lettore con il fiato sospeso, alla ricerca di una verità che è figlia del tempo.
Brava Chiara!

Arturo Bernava

lunedì 5 marzo 2012

Recensione su UNIVERSI INCANTATI di Valentina Bellettini



Recensione "La Regina degli Inferi vol.1 - Il Risveglio del Fuoco" di Chiara Cilli (Tabula Fati)




Tanta fantasia sulle ali del Cavallo Nero

"Il Risveglio del Fuoco" è il primo libro della saga "La Regina degli Inferi" dell'esordiente Chiara Cilli, che come preannunciato nel precedente post è una piacevole sorpresa nel panorama fantasy italiano.

Il libro è ambientato nel mondo di Penthànweald, formato appunto da cinque terre ognuna sotto l'influenza di una Dea diversa (più due divinità maschili che per ora non compaiono), oltre a una che ancora non ha deciso se accettare o meno il suo ruolo: Morwen. Lei è la Fanciulladelle Fiamme scelta dal Regno degli Inferi come Regina-Dea, pertanto è un essere di straordinaria bellezza (corpo statuario, capelli corvini e occhi splendenti come diamanti rosa), capace però di compiere atti sanguinari perché di natura irascibile e cannibale, quasi come un demone. Morwen è perseguitata dalle altre divinità che vogliono impedirle di compiere la sua scelta perché avrebbe conseguenze devastanti su tutta Penthànweald, perciò si nasconde nella Terra degli Uomini, precisamente nel Regno di Thera sotto la protezione di Re Ashiwar, tuttavia, per una serie di coincidenze, è proprio questo il luogo che segna l'inizio del cammino che la porterà alla decisione definitiva. Solitaria e noncurante degli esseri umani alle prese con l'improvvisa avversione della Dea Lash, Morwen decide infatti di aiutarli, complice una scommessa persa con il giovane Principe Galadir, figlio di Re Ashiwar; la missione prevede il recupero dei cinque cristalli di Lash sparsi per le varie terre di Penthànweald, tali cristalli sono infatti l'unico mezzo per sopraffare la Dea Lash. Ad accompagnare Morwen, il fedele Cavallo Alato Nero, nonché Signore degli Inferi, Hurrichein, poi c'è il Principe Galadir che di Morwen non conosce il passato né la vera natura, ma essendo terribilmente attratto dalla ragazza, insiste per partecipare all'impresa...

Già dalla trama emergono intrecci e intrighi: si tratta infatti di una storia complessa, di alleanze segrete, destini avversi, e passati tenuti all'oscuro, cui va ad aggiungersi il conflitto interiore della protagonista, continuamente in lotta tra il negare e disgustare la propria natura e l'abbandonarsi ad essa; tra ragione e istinto.  Morwen è un personaggio dai forti contrasti, potremmo dire "eroina malvagia" se non fosse che anche queste due definizioni contraddittorie si contraddicono a loro volta quando vediamo Morwen ragionare come una persona comune, da essere umano più che belva, talvolta addirittura fragile, e non è nemmeno sempre così cattiva, poiché capace di provare anche compassione. Essendo una creatura degli Inferi dovrebbe muoversi seguendo il sentimento d'odio, tuttavia certe sue azioni dimostrano che non è immune a quell'emozione "disgustosa" (come direbbe lei) che è l'amore. Il Principe Galadir è un po' l'occasione di Morwen per cambiare; un'alternativa a quel destino. 
Galadir è simile a Morwen in diversi aspetti, ad esempio sono entrambi testardi, e anche lui sembra tronfio di sé ma appena cambia il punto di vista scopriamo che cela timori e debolezze; soprattutto i due sono accomunati dal fatto che qualcun'altro ha scelto per loro il loro destino, ma non mi sbilancio per non cadere in questo succulento spoiler. Galadir, comunque, si differenzia per via della sua determinazione: agisce d'impulso, spesso senza pensare alle persone che lo circondano (diversamente da Morwen lui ha una famiglia, tra cui la sorellina Kamria, un altro personaggio importante) e sembra avere gli obiettivi chiari, tanto che non c'è niente che lo sconvolga; nemmeno certe rivelazioni lo portano a tentennare.
Oltre a quello di Morwen e Galadir, un altro legame che mi ha colpito è stato quello di Morwen con il Cavallo Alato Hurrichein: mi è piaciuta la sincronizzazione fisica ed empatica, poi l'atteggiamento di lui severo e austero alternato a tenerezza e protezione, il tutto a dimostrare quanto tenga alla ragazza (sembra agire pensando sempre al suo bene). Anche Hurrichein è un personaggio ben caratterizzato; la sua personalità evince nei particolari dei suoi movimenti.

Gli scenari delle varie terre di Penthànweald sono descritti quanto basta per immaginarli in tutta la loro spettacolare bellezza, specie il luogo d'incrocio tra le Terre dove ogni cascata diversa è l'accesso a una terra nuova; tanto di cappello alla fantasia dell'autrice! Su tutte mi ha colpito l'originalità del Deserto Vivo. 
Non si può dire la stessa cosa, però, del prologo: il testo è pesante, le descrizioni sono eccessive (per ogni oggetto c'è un aggettivo, ma proprio per qualsiasi oggetto!), inoltre difficilmente si comprende chi è il soggetto dell'azione, complice il fatto che anche gli oggetti sembrano animarsi quasi avessero volontà propria. Confesso che questa parte del testo mi aveva demoralizzato: siamo all'inizio del libro, la parte che dovrebbe invogliare il lettore, invece ho dovuto leggere quelle pagine per tre volte prima di riuscire a capirne il senso! Fortunatamente, dopo quelle quattro pagine il registro cambia totalmente, con una scrittura fluida che, lasciatemelo enfatizzare, scorre che è un piacere.

"Il Risveglio del Fuoco" è un ottimo inizio per una saga che promette bene, specie con quel finale in sospeso che, da una parte, avrei lanciato il libro fuori dalla finestra (se penso a quanto dovrò aspettare...!), ma intanto che facevo questi pensieri me lo tenevo ben stretto tra le braccia. Spero vivamente che l'autrice ci regali il seguito al più presto; è dura resistere quando sul finire si mischiano le carte in tavola, s'introducono figure interessanti come quelle dei "Protetti", e si stravolge la protagonista... complimenti all'autrice!

http://valentinabellettini.blogspot.com/2012/03/recensione-la-regina-degli-inferi-vol1.html